Figlio dei Manga

“Ti ricordi di mindy e di mork
volava in un uovo e veniva da ork,
ma che fine hanno fatto i dark
il cubo di rubik e quei pazzi dei punk
ti ricordi di bo e luke
di rosko p. coltrane, dello zio jessy
non mi mentire dai,
lo so che guardavi candy candy”

Beh, credevo d’aver chiuso con la nostalgia, con l’amarcord più spietato. Mi ero detto: “Senti, ormai sei cresciuto…Hai 38 anni. Basta con le sigle dei cartoni animati. Evocare gli anni 80, i transformers, Goldrake, non serve a nessuno, fidati”.

E per un attimo ho sceso la cortina. Più nulla, quasi a soffocare i ricordi. Lo ammetto…Io ho esagerato negli anni, sotto qualsiasi aspetto. Forse l’unico vero manga ero io e manco me ne sono accorto

“Non vergognarti mai
di quello che sei e di quello che eri
pensa che tra i miei eroi
il numero uno era moroboshi”

Forse non erano semplici cartoni, forse non capivamo. Non avevamo gli occhi pronti….Ma nostra madre era ancora giovane e bella, nostro padre aitante, i nonni tutti vivi, la casa dove abitavamo nuova. Mangiavamo tutte quelle merendine!….Tegolini, saccottini, soldini, girelle…Lo Sprint, le Morositas….Poi siamo cresciuti. Cresciuti ma non fino in fondo.

“Se fossi stato ataru
con Lamù sicuro ci stavo
se fossi stato jigen
sparavo la tv
invece sono qui seduto
davanti ad uno schermo piatto
e il mondo mi scorre accanto
e nemmeno lo guardo più”

Penso proprio che quel bambino dalla tv non si sia mai staccato, ancora è lì che aspetta. I cartoni delle 16, poi quelli delle 18. I puffi alle 20, a giorni alterni però: i dispari la nonna doveva vedere il telegiornale. “Mamma, ho fame!”

“La storia lo so non si fa
ne con i se e ne con i ma
ma se potessi ritornerei
ai tempi di goldrake e di sampey”

Credo sul serio d’essermi smarrito, di non aver compreso cosa mi accadeva, e mi accade tutt’ora. Sono ancora lì sul pavimento con la testa alta a guardare i cartoni mentre mangio un tramezzino con la nutella. Tuttavia mia madre ha 71 anni, la nonna è morta, io ho cambiato casa, vivo con una persona che mi sopporta e un cane che russa….Ma dove sono realmente con la testa? Due realtà? Il sottosopra? Passato e presente?….Il tempo ci ha fregato, il tempo ce lo ha messo in quel posto, cazzoooooo!!!! Perchè se ci pensate Sampei è rimasto un ragazzino! Noi no!!! L’uomo tigre combatte ancora….Noi tutti arresi!!!!

“Negli anni 80 sapessi che guai
tra i metallari e i paninari
Guardati attorno oramai
milioni di cloni tutti uguali”

Non sentite l’angoscia? Lo stomaco che vi trema?….Adesso siamo diventati grandi, non so se nemmeno l’abbiamo pienamente voluto. Ci siamo ritrovati con la patente da rinnovare, i capelli bianchi, il mutuo. Le nostre facce in foto sembrano ormai di gomma, hanno perso freschezza!! Le nostre foto sono ormai quelle dei nostri genitori da giovani.

“Non vergognarti mai
di quello che sei
di quello che eri
pensa che tra i miei eroi
il numero uno era moroboshi”

Così che va il mondo, la meraviglia che si trasforma in qualcosa di ordinario. Un quarantenne e la sua vita. Ma il quarantenne si gira, ahimè riesce sempre a scorgere il bambino. Lì, in fondo. Seduto a guardare Goldrake e tutti i robot della galassia. Vuole ricongiungersi con lui, con una vita serena, senza determinazione,solo fantasia e merendine.

“Se fossi stato Ataru
con Lamù di sicuro ci stavo
se fossi stato jigen
sparavo la tv
invece sono qui seduto
davanti ad uno schermo piatto
e il mondo mi scorre accanto
e nemmeno lo guardo più”

Il mio più grande desiderio, lo rivelo adesso. E se qualcuno l’avesse mai pensato, prego di scriverlo, così forse ci sentiremo meno soli, più uomini e meno manga.

Vorrei passare del tempo proprio con quel bambino, rassicurarlo sull’avvenire, spiegargli che non c’ è vergogna in niente. Di non temere così tanto la morte di sua madre, di guardare meno la tv…

Il padre di me stesso, solo per un giorno.